Rungia klossii: “erba fungo”
Rungia klossii o “erba fungo” il sapore delle foglie ricorda molto quello del fungo prataiolo.
Una perenne poco diffusa ma di grande interesse!
Rungia klossii detta anche “erba fungo”
La Rungia klossii detta anche “erba fungo” è una perenne poco diffusa nel nostro Paese. Per arrivare fino a noi ha fatto un lungo viaggio perché è originaria della Papua Nuova Guinea. Qualche giorno fa l’abbiamo presentata tra le novità Priola nel corso della manifestazione “Nel Giardino del Doge Manin” tenutasi a Villa Manin a Passariano di Codroipo e ha subito suscitato grande interesse.
La Rungia klossii ha varie doti: il colore del fogliame, di un bel verde brillante, il portamento ordinato e compatto, la fioritura di un bellissimo blu violetto e non ultimo il sapore delle foglie che ricorda molto quello del fungo prataiolo.
Le foglie dell’“erba fungo” possono essere cucinate come degli spinaci, ma sono più consistenti, possono essere usate anche crude per insaporire panini e insalate. Io consiglio di usarla per insaporire carni bianche, crostacei o minestre a cui dona un ottimo aroma, il calore, infatti, ne esalta il sapore! La cosa ideale è aggiungere le foglie a fine cottura per mantenerne il colorito e le proprietà nutritive. La raccolta deve avvenire prelevando, come per il basilico, gli apici delle ramificazioni in modo che la pianta produca nuovi getti laterali (non accorciare i rami a meno di 20 cm dalla base).
Gian Carlo Pasin, che da quasi quarant’anni gestisce con la moglie Teresa la nota Osteria “Alla Pasina” (sito web: http://www.pasina.it), come fatto in precedenza per la Mertensia maritima e il Crithmum maritimum, ha preparato per noi due ricette che mettono in risalto il sapore tipico dell’erba fungo (Rungia klossii). Le inserisco di seguito in modo che possiate provarle anche voi!
Ricette con l’erba fungo
di Gian Carlo Pasin – Osteria alla Pasina
TAGLIATELLE CON ERBA FUNGO
Ingredienti per 4 persone
• 400 g tagliatelle all’uovo
• 150 g gamberetti freschi
• 50 g porro
• 10 rametti di ERBA FUNGO (Rungia klossii)
• olio extra vergine d’oliva
• aglio
• sale e pepe
Preparazione
Saltare i gamberetti in olio evo con aglio sale pepe. Tagliare a julienne il porro e lavarlo, rosolare con olio evo sale e pepe. Nel frattempo cuocere le tagliatelle in acqua salata e scolarle. Spadellare la pasta con i porri, incorporare i gamberetti e le foglie di erba fungo spezzettate con le mani! Servitele calde.
TARTARE DI SCAMPI CON ERBA FUNGO E CROSTINI CALDI
Ingredienti per 4 persone
• 600 g scampi crudi puliti
• 8 crostini di pane passati al forno
• 6/7 10 rametti di ERBA FUNGO (Rungia klossii)
• olio extra vergine d’oliva
• limone grattugiato
Preparazione
Tagliate sottilmente i crostini e passateli al forno. Tagliare a cubetti gli scampi, inserire le foglie di erba fungo tagliate sottili, condire con sale pepe olio evo e una grattugiata di buccia di limone. Mescolare bene! Far riposare in frigo almeno mezz’ora. Creare le porzioni con un coppapasta (per dare un forma ben definita) e servire con i crostini caldi!
Il verde brillante del fogliame della Rungia klossii, leggermente più giallo lungo la nervatura centrale, è dovuto alla ricchezza di clorofilla, nota per le sue doti azione antisettiche, antiossidanti e disintossicanti. Le foglie sono una buona fonte di proteine, calcio, vitamine A e C, beta-carotene e ferro.
L’erba fungo (Rungia klossii) è una una perenne adatta a un clima mite e al di sopra dei 10° vegeta tutto l’anno. Se coltivata in vaso la si può tranquillamente trattare come un geranio proteggendola dal freddo invernale. L’”erba fungo” ama il sole e sopporta bene la mezzombra. Il portamento compatto (h 40/60 cm) e la lussureggiante vegetazione garantiscono un’ottima copertura del suolo. La pianta ama irrigazioni regolari ma non il ristagno d’acqua.
La fioritura dell’”erba fungo” va dalla tarda estate fino ai geli ed è di un bellissimo blu-violetto con numerosi fiorellini che spiccano sul fogliame verde lucido.
La Rungia klossii è una pianta da scoprire e assaporare (la potete trovare in vivaio). Provate le ricette di Gian Carlo Pasin e fatemi sapere cosa ne pensate!
Pier Luigi Priola