Piante aromatiche: Sapori di Primavera
La straordinaria fioritura delle viole che abbiamo gustato nei “Giorni delle viole” il 12 e 13 marzo 2016 è stato un delizioso anticipo dell’ormai stabile appuntamento primaverile che dedichiamo alle piante aromatiche “Sapori di Primavera” in riferimento sia alla bontà delle aromatiche che alle gustose e fresche emozioni che porta con sé questo periodo di rinascita e rinnovamento. L’evento si svolgerà sabato 16 e domenica 17 aprile 2016 e il vivaio di via delle Acquette a Treviso sarà aperto dalle 9 fino a sera.
L’evento “Sapori di Primavera” sarà ricco di novità e graditi ritorni come quello di Francesco Da Broi, che avevamo già ospitato nel 2012 in occasione della presentazione del suo libro “Il prato è servito“, interamente dedicato alle piante alimurgiche. Francesco Da Broi ha gentilmente accettato di partecipare ad entrambe le giornate di quest’anno per parlarci di erbe spontanee e aromatiche ottime in cucina e di grande interesse ornamentale per i nostri giardini. Lo potrete ascoltare tra le 11:00 e le 12:00 sia della giornata di sabato che di domenica.
Con lui scopriremo che un passaggio in un prato primaverile (o anche nel giardino di casa) può donarci ottime erbette da aggiungere a minestre, insalate e numerose altre deliziose pietanze. Dalla silene alla borragine, dalla malva alla salvia sono tante le piante che dall’ambiente naturale possono arrivare ad arricchire i nostri giardini, molte sono bellissime anche come ornamentali. Le aromatiche arricchiscono la nostra vita di aromi e fragranze nuove o familiari e a volte legate ai nostri più piacevoli ricordi.
Malva sylvestris ‘Blue Fountain’ ®
Alcune delle piante aromatiche che vi attendono:
o Wasabia
o Rungia
o Mertensia
o Salvia
o Thymus
o Foeniculum
o Cumino
o Basilico
o Origanum
o Rosmarinum
Mertensia maritima
La Wasabia japonica o wasabi è il principale ingrediente dell’omonima salsa che si abbina a molti piatti della cucina giapponese. La Rungia klossii o “erba fungo”, dall’inconfondibile sapore delle sue foglie, ve l’abbiamo presentata lo scorso anno. La Mertensia maritima, con la sua straordinaria fioritura, è bella e buona e le sue foglie hanno il sapore di ostrica. Ma c’è anche il Crithmum maritimum o finocchio marino che si abbina molto bene ai piatti di pesce (per un ottimo pollo al finocchio di mare) Per tornare ad aromatiche fose più note vi attenderà una bella collezione di Thymus e di Origanum.
Wasabia japonica
“Sapori di primavera” evoca sicuramente anche il senso del gusto e Gian Carlo Pasin, che gestisce con la moglie Teresa la nota Osteria “Alla Pasina” (sito web: http://www.pasina.it), ci fa venire l’acquolina in bocca con una ricetta che vede come protagonista la borragine di cui si usano in cucina le giovani foglie e gli splendidi fiori.
La borragine (Borago officinalis), con le sue foglie pelosette e gli splendidi fiori azzurri, si utilizza tradizionalmente nei minestroni, nel ripieno di ravioli, torte, in frittelle e frittate. E’ una pianta da consumare preferibilmente cotta ma i fiori possono essere utilizzati a crudo per decorare i vostri piatti e le insalate. La borragine è anche molto utilizzata in erboristeria e fitoterapia. In passato alcuni ritenevano che il decotto di borragine allontanasse la tristezza e fosse in grado di donare la gioia di vivere. Meglio di così!
Borrago officinalis
Ecco la ricetta con la borragine di Gian Carlo Pasin
TORTINO DI BORRAGINE ED ERBA CIPOLLINA
Ingredienti per 4 persone
• 8 uova fresche
• 400g borragine (Borago officinalis)
• 15 fili erba cipollina (Allium schoenoprasum)
• 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
• olio e.v.o.
• QB sale e pepe
Preparazione
Lavare la borragine e tagliare sottile come pure l’erba cipollina, sbattere le uova molto bene aggiungere sale e pepe il grana! Soffriggere l’erba cipollina con la borragine, inserire le uova sbattute tutto in padella antiaderente. A fuoco vivo. Girare con una spatola senza possibilmente rompere il composto e cuocere a piacere versare in un grande tagliere e tagliarlo come una torta, decorare con i fiori di borragine e servire come antipasto o secondo!! Buon appetito.
Ricetta di Giancarlo Pasin
L’erba cipollina (Allium schoenoprasum), protagonista di molte ricette e sicuramente valida se tagliuzzata fresca su minestre calde e fresche insalate, fa parte del nutrito assortimento di Allium che presentamo in vivaio quest’anno. Tra questi Allium ci sono delle vere bellezze da giardino come l’Allium ‘Ambassador’ ®, l’Allium ‘Millennium’, l’Allium Kunthii che abbiamo presentato quest’anno e tanti altri a fioritura precoce o tardiva, minuta o importante.
Tra gli Allium l’Allium ursinum (aglio orsino) è un altro protagonista delle ricette primaverili e con le sue foglie si preparano deliziose salsine. Per me qualche Allium in giardino deve trovar posto viste anche le doti e l’utilità nella lotta contro i parassiti in particolar modo in prossimità delle rose contro afidi e acari. Di rose ne parleremo il 7 e 8 maggio con l’appuntamento “Le rose e le perenni per la loro compagnia” .
erba cipollina (Allium schoenoprasum)
Le aromatiche sono un universo! Non posso dimenticare le Mentha che solo sfiorandole ti allietano la giornata e di Mentha in vivaio ne abbiamo una bella collezione che è pronta a soddisfare chi ama esercitare il senso dell’olfatto! Tra le novità la Mentha ‘Hillary’s Sweet Lemon’, Mentha sp. ‘Thai Bai Saranae’ e la Mentha piperita ‘Rubescens’ dal fogliame brunastro.
Mentha sp. ‘Thai Bai Saranae’
Di Rosmarinum a portamento eretto, prostrato e … a volte indefinibile. In merito al portamento e al profumo dei rosmarini e in particolare del Rosmarinum officinalis ‘Farinole’ il parere di Luca Villoresi noto giornalista, grande amante di piante e giardini.
Rosmarinum officinalis ‘Farinole’: di Luca Villoresi
Caro Pier Luigi,
grazie per avermi fatto conoscere il Farinole. Ci sono piante che emanano – o, almeno, a noi sembra così – una loro particolare personalità. Alcune sono vecchie conoscenze, odori, colori, sapori che ci portiamo dietro fin dall’infanzia. Altre sono conoscenze del tutto nuove. Incontri casuali, imprevisti, inattesi. Esotici.
Oppure, come nel nostro caso, venati da quella familiarità che ritrovi nella vicinanza, nelle piante della porta accanto. Non che io non amassi già i rosmarini, in tutte le loro espressioni. Belli, buoni e utili. Li coltivo. E li uso, non solo in cucina. Sai che gli studenti delle prime università ne facevano delle corone per stimolare la concentrazione? Sarà o non sarà. Fatto sta che, secoli dopo, ecco le fabbriche giapponesi che nebulizzano rosmarino per aumentare la produttività. Comunque sia. Veniamo al Farinole.
A prima vista è uno dei rosmarini più brutti che si possano immaginare. Dal punto di vista architettonico un disastro: non è prostrato, non è eretto. Un anarchico che va dove pare a lui, come pare a lui e a volte sembra sfidare le più elementari leggi della gravitazione vegetale per pura provocazione. Perchè mai, allora, perdere tempo appresso a un tale bastian contrario? La domanda, ovviamente, aveva una sua mezza risposta già al momento della scelta. Per il profumo: una sintesi mediterranea di resinoso e agrumato che, almeno a me sembra così – va oltre l’olfatto, come un potere evocativo.
Il profumo, dunque, sarebbe già un buon motivo per coltivare un paio di Farinole, per uso personale. Però, poi – capita – ho fatto qualche talea, Le ho viste crescere: sempre, pervicacemente, una diversa dall’altra. E ho capito che questo arbustaccio (originario, credo, di un dirupo corso) ha un carattere abbastanza unico. Imprevedibile e bitorzoluto. Come spero apparirà tra qualche anno il profilo dei miei (tuoi) Farinole. Vediamo questi stupidi dove vogliono arrivare.
Buon lavoro, buone novità. Luca Villoresi.
Rosmarinum officinalis ‘Farinole’
Cosa aggiungere, venite a trovarci il 16 e 17 aprile 2016 nel nostro vivaio di Treviso! Scoprirete molte aromatiche ed erbacee che non ho avuto modo di elencare o citare. Se volete nell’attesa potete anche consultare il nostro nuovo catalogo o consultare online sulla home page del nostro sito l’elenco completo di quanto disponibile non solo per le aromatiche!
Pier Luigi Priola
Ornithogalum umbellatum Valle Stura di Demonte (CN)
Si ringrazia Silvia Lignana Bellandi per alcune delle fotografie inserite.