Le piante alimurgiche: il prato è servito

In: Emozioni Fiorite Comment: 0

Un’ampia disponibilità della natura è stata messa in risalto il 21 e 22 aprile al Vivaio Priola, con il tema sulle piante alimurgiche che già con l’uscita di aprile, la rivista Gardenia aveva trattato sapientemente.

 

 

Le due giornate sono state ricchissime di pubblico interessato, ed a contribuire molto al risultato sono stati per la giornata del sabato, l’intervento dell’Accademia Trevigiana, con il Dr. Gianni Anselmi e una presentazione del Prof. Patrizio Giulini, e di Francesco Da Broi, e per la domenica l’intervento del Prof. Agostino Stefani e del Dr. Fabio Camangi, dell’Università di Pisa.

 

La collaborazione dell’Istituto Agrario ‘Parolini’ di Bassano del Grappa, che ha anche esposto nei due giorni una collezione di piante spontanee raccolte per l’occasione da alcuni volonterosi allievi sotto l’attenta guida del Prof. Cerantola.

 

Queste alcune piante che si potevano “vedere e toccare”

 

 

Aglio orsino

 

Barba di capra

 

Buonenrico

 

 

Cardo dei prati

 

 

Luppolo

 

 

Polmonaria

 

o Amelanchier

o Fitolacca

o Pungitopo

o Robinia

o Rosa di Natale

o Salvia dei prati

o Strigolo

o Tarassaco

o Tobinanbur

 

Le foto delle piante sono di Francesco Da Broi

 

Francesco da Broi, ci ha gentilmente concesso tra l’altro l’uso del titolo del suo libro ‘Il prato è servito’ per dar più carattere all’evento.

 

Ci dice Francesco nell’iniziare:

"Capita spesso che il nostro abito culturale ci induca a incasellare con estremo rigore le cose che ci circondano. Incasellare e poi chiudere il cassetto, tentare di mettere tutto definitivamente in ordine; anche le piante: quelle alimurgiche sotto la A, quelle da mettere in giardino sotto la G e quelle officinali sotto la O.

Per fortuna la cosa non può funzionare semplicemente così: il mondo vegetale è pieno di sorprese e la stessa pianta può rientrare in tutte tre le categorie menzionate… e anche in qualcuna in più (es. legni da lavoro, piante tossiche, piante emblematiche, ecc…)

Questa ampia disponibilità della natura è stata messa in risalto il 21 e 22 aprile al Vivaio Priola dove il sabato, nell’ambito di un incontro di ben più ampio respiro."

 

Francesco Da Broi ha illustrato con parole e immagini alcune piante

o buone da mangiare (es. aglio orsino, amelanchier, polmonaria, robinia…)

o belle da guardare (es. amelanchier, fitolacca, polmonaria, robinia, salvia dei prati…)

o utili per lavorare (es. la robinia per il legno, la fitolacca come pianta tintoria…)

o buone per la salute (es. aglio orsino, buon enrico, salvia dei prati, tarassaco…)

 

Si è trattato di una breve ma significativa presentazione del miracolo che ci circonda… e che forse non sappiamo più capire, apprezzare e utilizzare.

 

Le piante infatti possono essere amiche preziose ma anche pericolose nemiche e bisogna imparare a conoscerle. Qualche esempio: la rosa di natale Elleborus niger così bella nei boschi decembrini, se ingerita, è un veleno mortale; la robinia Robinia pseudacacia che fornisce un legno buono per molti usi ma solo i fiori sono commestibili, la pianta è tutta pericolosamente tossica; la fitolacca Phytolacca decandra forniva un valido colorante ma solo i germogli si possono mangiare senza rischi, eccetera, eccetera, ecc…

 

Il tutto è poi proseguito alla domenica con una stupenda relazione tenuta dal Prof. Agostino Stefani e dal Dr. Fabiano Camangi, che descrivendo e illustrando una proiezione sia piante erbacee che piante legnose hanno sorpreso e fatto rivivere a tutti il piacere di cose che in altri tempi erano molto più in uso.

 

Certo è che quello che si è gustato al termine della conferenza è stata una vera sorpresa, grazie alla collaborazione di Fabio del ristorante Norge, e semplicemente ottimo: una gustosa riscoperta di sapori autentici purtroppo ormai quasi dimenticati, una quotidianità antica diventata oggi privilegio di pochi.

 

Il ristorante Norge ha proposto tra le tante cose omelette con Bruscandoli, bruschette con Erba aglina, soufflé con risotto ai Sciopetini, voulevant con caprino e Erba cipollina, rosette di Tarassaco, Capperi di Tarassaco, crema di Chenopodium bonus henricus, crema di Mela var. ‘Fiorina’ e Kren, crema di Mela e Sambuco, crema Silene vulgaris ecc

 

Sapientemente preparati e gustatissimi da tutti.

 

E fra un boccone e l’altro i relatori hanno continuato a intrattenersi col pubblico, attento e curioso, desideroso di ulteriori approfondimenti.

 

Una graditissima sorpresa è stato l’arrivo del Vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, che come sempre dimostra di essere onnipresente e saper dare un grato contributo alle fatiche fatte, oltre che stimolare la volontà di chi vuol fare.

 

Da parte nostra un grande ringraziamento rivolto a tutti voi per la bella riuscita della manifestazione, invitiamo i lettori a far molta attenzione al calendario degli eventi per il 2013, dove non mancheranno sicuramente argomenti che ieri erano di una quotidianità ma che oggi possono e devono essere rivissuti.

 

Alcuni momenti delle conferenze

 

 

conferenza del Dr. ANSELMI

 

conferenza del Prof. CERANTOLA

 

conferenza di Francesco DA BROI

 

alcuni conferenzieri con il vicesindaco di Treviso e Pier Luigi Priola