Le viole mammole
Qualche breve notizia sulle viole mammole:
CHI SONO
le varietà a Fiore semplice derivano da Viola adorata, le doppie sono ibridi Fra V. odorata, V. alba, V. suavis e altre specie. Famiglia delle Violaceae.
ORIGINE
orticola.
CARATTERISTICHE
erbacee perenni, dotate di rizomi e stoloni, formano cespi alti da 10-15 a 30 cm.
FOGLIE
sempreverdi, cuoriformi, lucide, hanno margini dentati e sono riunite in rosette basali.
FIORI
larghi 1-2 cm, hanno 5 petali, i laterali volti verso il basso e ravvicinati a quello inferiore; le doppie hanno più petali; da viola a viola chiaro, rosa, bianco.
Viole mammole, coltiviamole così:
CLIMA ED ESPOSIZIONE
Le viole mammole amano l’ombra leggera e la Frescura, mentre temono il caldo e l’eccessiva umidità ambientale. Perciò, nei climi e luoghi caldi, l’ideale è coltivarle a est, dove ricevono solo il sole del mattino. Le specie e le varietà a fiore semplice sono completamente rustiche, mentre le doppie sono più sensibili al freddo: nei climi ben ventilati e nei terreni ben drenati sopportano gelate anche fino a -2/-3 °C, altrimenti non oltre gli zero gradi. A seconda del clima, vanno coltivate negli angoli più riparati del giardino e protette temporaneamente, oppure tenute in vaso e ritirate in inverno.
TERRENO
Deve essere fertile, fresco, molto ben drenato e leggermente calcareo.
VASO
Deve essere piuttosto largo, ma non occorre sia profondo (va bene, per esempio, una ciotola di 40 cm di diametro alta 20 cm).
INNAFFIATURE
Devono essere frequenti, ma non troppo abbondanti, in modo da conservare il terreno appena Fresco, ma non bagnato.
CONCIMAZIONI
Prima della fioritura, somministrate un concime ternario bilanciato; se le viole sono coltivate in vaso, è preferibile ripetere più volte la concimazione dopo che sono sfiorite. In estate meglio utilizzare un concime liquido invece che granulare, perché le radici lo assorbono meglio.
PROTEZIONE INVERNALE
Nei climi freddi le varietà a fiore doppio vanno coperte prima de|l’arrivo delle gelate; l’ideale è utilizzare teli di tessuto-non tessuto: se sono coltivate in filari, conviene sostenere il telo con archetti di ferro.
PROPAGAZIONE
Le viole mammole si moltiplicano facilmente per divisione dei cespi, stoloni radicati e talee di stolone. Le specie e varietà a fiore semplice si riproducono anche da seme: anzi, in genere, si disseminano da sole con facilità; talvolta riescono a Farlo anche le varietà a fiore semi-doppio, ma le piante che ne nascono producono corolle semplici. Di seguito, i tre metodi di moltiplicazione.
DIVISIONE DEI CESPI
Poiché le violette fioriscono meglio dalla vegetazione nuova, se sono coltivate in vaso è buona norma dividerle ogni due anni, eliminando le parti più vecchie; lo si può fare da dopo la fioritura fino a settembre. In piena terra, invece, non ce n’è bisogno.
STOLONE RADICATI
Gli stoloni tendono naturalmente a radicare all’apice, producendo nuove piantine: entro settembre, basta quindi separarle dalla pianta-madre e trasferire ciascuna in un vaso.
TALEE DI STOLONE
È una tecnica di moltiplicazione molto indicata per le varietà doppie; da maggio a settembre, si prelevano porzioni di stolone, ciascuna delle quali dotata di tre foglie, tagliando lo stolone subito sotto la Foglia inferiore. Si elimina quest’ultima, lasciando nuda la gemma sottostante, e si interra la base della talea, in un substrato di torba e sabbia di fiume in parti uguali, in modo che la gemma si venga a trovare a 141,50 cm di profondità. Si copre il vaso con un sacchetto di plastica per garantire un microclima umido ed evitare il rischio di disidratazione; si innaffia con regolarità, in modo da conservare il terriccio sempre Fresco. In 20 giorni le talee radicano; entro fine settembre-primi di ottobre le si trapianta ciascuna in un vasetto di 9-10 cm di diametro.
Articolo apparso su ‘Gardenia’ numero 347 – marzo 2013.