Erigeron karvinskianus: l'eleganza nella semplicità
Erigeron karvinskianus: l'eleganza nella semplicità
I Colli Euganei custodiscono un gioiello cinquecentesco che, nella sua raffinata maestosità, si fonde sapientemente nel paesaggio della campagna circostante. Villa dei Vescovi è un bene del FAI che nel 2011 decise di riqualificare alcune parti del giardino. Il presidente, Dr. Marco Magnifico, mi chiese di inserirvi alcuni "parterre" di piante individuando quelle che sposassero la filosofia della villa: l'integrazione fatta di semplice eleganza, che non impattasse vistosamente e che rispettasse il concetto di bassa esigenza idrica e manutenzione.
Erigeron karvinskianus pensai...what else? Una pianta che riassume queste e molte altre peculiarità, tutte positive. Assenza di malattie, rusticità, facilità di crescita e autosemina, ottimo effetto tappezzante e, soprattutto, abbondante e continua fioritura (quasi ininterrotta per tutto l'anno se in posizione riparata). Non trovo un'altra pianta che esprima tutti questi vantaggi in cambio di un'unica necessaria accortezza: la potatura. Una da effettuare a fine inverno per stimolare la ricrescita primaverile ed una, altrettanto energica, a giugno per avere una fioritura estiva più compatta ed abbondante. In una mano si raccoglie l'intero cespuglio e si taglia a circa 5 cm da terra. Tutto qui. Nel giro di pochi giorni la pianta emetterà numerosi nuovi getti ed andrà ad assumere un portamento ordinato che accentuerà la sua eleganza.
Quest'anno alla "Tre giorni per il Giardino" di Masino di Erigeron karvinskianus ne abbiamo portati in abbondanza per un allestimento che lo vedeva protagonista: chiudeva in un vistoso abbraccio ideale altre splendide piante, tutte regine di basse esigenze colturali. C'erano Salvia greggii ‘So Cool Pale Blue’, Salvia microphylla ‘Delice Acquamarine’ (due varietà che già avevano destato un forte interesse nell'edizione dell'autunno 2022) Cistus crispum Prostratum’, Helianthemum ‘Wisley Primrose’, Stachys ‘Primrose Heron’, Tulbaghia violacea ‘Alba’, Verbena bonariensis, Zauschneria ‘Olbrich Siver’.
Il FAI ha riconosciuto in questa proposta il messaggio che veicolava e che è stato perfettamente riassunto nella motivazione del premio assegnatoci: "Premio 2023, per il miglior esempio di attenzione ecologica e sostenibilità ambientale".
La semplice eleganza unita alla funzionalità vince su tutto.
Erigeron karvinskianus: l'eleganza nella semplicità
I Colli Euganei custodiscono un gioiello cinquecentesco che, nella sua raffinata maestosità, si fonde sapientemente nel paesaggio della campagna circostante. Villa dei Vescovi è un bene del FAI che nel 2011 decise di riqualificare alcune parti del giardino. Il presidente, Dr. Marco Magnifico, mi chiese di inserirvi alcuni "parterre" di piante individuando quelle che sposassero la filosofia della villa: l'integrazione fatta di semplice eleganza, che non impattasse vistosamente e che rispettasse il concetto di bassa esigenza idrica e manutenzione.
Erigeron karvinskianus pensai...what else? Una pianta che riassume queste e molte altre peculiarità, tutte positive. Assenza di malattie, rusticità, facilità di crescita e autosemina, ottimo effetto tappezzante e, soprattutto, abbondante e continua fioritura (quasi ininterrotta per tutto l'anno se in posizione riparata). Non trovo un'altra pianta che esprima tutti questi vantaggi in cambio di un'unica necessaria accortezza: la potatura. Una da effettuare a fine inverno per stimolare la ricrescita primaverile ed una, altrettanto energica, a giugno per avere una fioritura estiva più compatta ed abbondante. In una mano si raccoglie l'intero cespuglio e si taglia a circa 5 cm da terra. Tutto qui. Nel giro di pochi giorni la pianta emetterà numerosi nuovi getti ed andrà ad assumere un portamento ordinato che accentuerà la sua eleganza.
Quest'anno alla "Tre giorni per il Giardino" di Masino di Erigeron karvinskianus ne abbiamo portati in abbondanza per un allestimento che lo vedeva protagonista: chiudeva in un vistoso abbraccio ideale altre splendide piante, tutte regine di basse esigenze colturali. C'erano Salvia greggii ‘So Cool Pale Blue’, Salvia microphylla ‘Delice Acquamarine’ (due varietà che già avevano destato un forte interesse nell'edizione dell'autunno 2022) Cistus crispum Prostratum’, Helianthemum ‘Wisley Primrose’, Stachys ‘Primrose Heron’, Tulbaghia violacea ‘Alba’, Verbena bonariensis, Zauschneria ‘Olbrich Siver’.
Il FAI ha riconosciuto in questa proposta il messaggio che veicolava e che è stato perfettamente riassunto nella motivazione del premio assegnatoci: "Premio 2023, per il miglior esempio di attenzione ecologica e sostenibilità ambientale".
La semplice eleganza unita alla funzionalità vince su tutto.