Acaena, quando l'unione fa la forza

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Il mio primo incontro con un'Acaena fu tutt'altro che un classico colpo di fulmine... 

 La ricordo ancora fare quella che non definirei una gran bella mostra di sé, tristemente esposta in pochi singoli sparuti esemplari in un banco della Stadtgarten di Karlsruhe. Era il 1967, un periodo in cui capitavano spesso i viaggi all'estero per l'approvvigionamento di piante introvabili in Italia, sempre pronto a soddisfare la voracità dei miei maestri giardinieri che insaziabili e pretenziosi mi costringevano a lunghi viaggi. A quel tempo l'Acaena suscitò il mio interesse solo per il semplice fatto che non la conoscevo, ignaro che a distanza d'anni l'avrei poi rivalutata ed utilizzata in modo significativo. 

E' una rosacea, originaria della Nuova Zelanda. Le specie sono un centinaio ed hanno l'apprezzabile pecularità di avere un fogliame persistente, caratteristica che le rende perfette nel loro utilizzo come tappezzanti. Purtroppo l'Acaena è ancora poco impiegata nei nostri giardini, dove si preferiscono ajuga, iperico, lamiastro, a riempire quei vuoti che altrimenti incentiverebbero la crescita di infestanti. A favore dell'Acaena gioca la generosa "fioritura" di fine estate: sono le attraenti infiorescenze (che si susseguono ai veri e propri fiori) a destare il maggior interesse, capolini globosi ricchi di aculei colorati, spesso rossastri, che si ergono su antenne e che emergono numerosi sopra il fogliame. 
Quest'ultimo è altrettanto ammirevole per le sfumature che in alcune varietà si esprime in toni grigio/verde (Acaena caesiiglauca 'Frikart') o di un bel verde/bruno (Acaena 'Breisgau') o grigio/argenteo (Acaena buchananii) o ancora marrone/rossatro (Acaena microphylla ‘Kupferteppich’). Tante sfumature che permettono giochi di colore con i giusti abbinamenti. Alcuni esempi di piante che traggono felice risalto dalla vicinanza dell'acaena sono Anaphalis triplinervis 'Silver Wave', Antennaria dioica ‘Rubra’, Dianthus, Erigeron karvinskianus, Festuca idahoensis ‘Siskhyou Blue’, Sedum album ‘Faro Form’, Stachys olympica, Thymus.
L'Acaena preferisce un terreno asciutto, ben drenato e sciolto, anche sabbioso. Dà i risultati migliori se esposta in pieno sole o ancor meglio in mezz’ombra. Si propagherà velocemente colonizzando in breve vaste aree grazie ad un apparato stolonifero molto sviluppato, crescendo rigogliosa e forte (per un corretto impianto è sufficiente mantenere una distanza di 35 cm da una pianta all'altra). E' cosi che l'Acaena dà il meglio di sé:  piantata in più esemplari esprimerà tutta la sua potenzialità e forza di generosa tappezzante. Utile alla stregua di un diserbante naturale, ma molto meno dannoso ed inquinante! 
Il mio primo incontro con un'Acaena fu tutt'altro che un classico colpo di fulmine... La ricordo ancora fare quella che non definirei una gran bella mostra di sé, tristemente esposta in pochi singoli sparuti esemplari in un banco della Stadtgarten di Karlsruhe. Era il 1967, un periodo in cui capitavano spesso i viaggi all'estero per l'approvvigionamento di piante introvabili in Italia, sempre pronto a soddisfare la voracità dei miei maestri giardinieri che insaziabili e pretenziosi mi costringevano a lunghi viaggi. A quel tempo l'Acaena suscitò il mio interesse solo per il semplice fatto che non la conoscevo, ignaro che a distanza d'anni l'avrei poi rivalutata ed utilizzata in modo significativo. E' una rosacea, originaria della Nuova Zelanda. Le specie sono un centinaio ed hanno l'apprezzabile pecularità di avere un fogliame persistente, caratteristica che le rende perfette nel loro utilizzo come tappezzanti. Purtroppo l'Acaena è ancora poco impiegata nei nostri giardini, dove si preferiscono ajuga, iperico, lamiastro, a riempire quei vuoti che altrimenti incentiverebbero la crescita di infestanti. A favore dell'Acaena gioca la generosa "fioritura" di fine estate: sono le attraenti infiorescenze (che si susseguono ai veri e propri fiori) a destare il maggior interesse, capolini globosi ricchi di aculei colorati, spesso rossastri, che si ergono su antenne e che emergono numerosi sopra il fogliame. Quest'ultimo è altrettanto ammirevole per le sfumature che in alcune varietà si esprime in toni grigio/verde (Acaena caesiiglauca 'Frikart') o di un bel verde/bruno (Acaena 'Breisgau') o grigio/argenteo (Acaena buchananii) o ancora marrone/rossatro (Acaena microphylla ‘Kupferteppich’). Tante sfumature che permettono giochi di colore con i giusti abbinamenti. Alcuni esempi di piante che traggono felice risalto dalla vicinanza dell'acaena sono Anaphalis triplinervis 'Silver Wave', Antennaria dioica ‘Rubra’, Dianthus, Erigeron karvinskianus, Festuca idahoensis ‘Siskhyou Blue’, Sedum album ‘Faro Form’, Stachys olympica, Thymus. L'Acaena preferisce un terreno asciutto, ben drenato e sciolto, anche sabbioso. Dà i risultati migliori se esposta in pieno sole o ancor meglio in mezz’ombra. Si propagherà velocemente colonizzando in breve vaste aree grazie ad un apparato stolonifero molto sviluppato, crescendo rigogliosa e forte (per un corretto impianto è sufficiente mantenere una distanza di 35 cm da una pianta all'altra). E' cosi che l'Acaena dà il meglio di sé: piantata in più esemplari esprimerà tutta la sua potenzialità e forza di generosa tappezzante. Utile alla stregua di un diserbante naturale, ma molto meno dannoso ed inquinante!