Esuberanti agapanto, generose ortensie

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#iononrestoacasa#…

 

alle stagioni è concesso e, puntuali come sempre, ritornano e risvegliano i nostri giardini a ricordarci che la vita continua e che il suo ciclo si ripete foriero di colori e profumi. E così è per la primavera e lo sarà poi per l’estate che ci porterà altre meraviglie altrettanto esuberanti e sorprendenti fra cui gli spettacolari agapanto e le generose ortensie. Due piante così diverse da avere in comune solo il periodo di fioritura (a pieno titolo da anni le indiscusse protagoniste del nostro “Porte Aperte” di giugno). L’Agapanthus africanus è emblema di quelle piante gradevoli alla vista in ogni stagione, così avare di cure da godere addirittura dall’essere dimenticate durante l’inverno. Lasciate senza un goccio d’acqua, al completo asciutto, ringrazieranno con abbondanti fioriture estive. Ricordo ancora il perentorio “pas d’eau, pas d’eau pendant l’hiver” di un’amica vivaista francese in risposta ad una cliente che lamentava assenza di fioritura nei suoi agapanto…

 

I fiori persistono a lungo incuranti degli acquazzoni estivi, plastici ed al contempo leggeri, sorretti dai flessuosi lunghi steli che li muovono con eleganza, in una danza che li valorizza ancor più se godono del privilegio di uno specchio d’acqua vicino. Caduti i fiori si scoprono poco a poco le grosse capsule dei semi. Altrettanto coreografiche e decorative, emergono dalle sempreverdi lunghe, carnose e lucide foglie nastriformi che non ci faranno perdere le tracce dei nostri agapanto neppure d’inverno. Non sono molto rustici anche se dipende spesso più dalla posizione in cui si piantano che non dalla zona climatica. Riparati da un muro in pieno sole, ben pacciamati e soprattutto con terreno drenante, sapranno convivere anche con inverni rigidi. Le mie scelte ricadono su Agapanthus ‘Midnight Star’ dalla ricchissima fioritura blu-violetto, ‘White Heaven’ stupendo, compatto, con bianchi fiori persistenti di 20/25 cm, ‘Regal Beauty’ con steli robusti anche se teme il freddo più di altri, ha fiori blu scuro luminoso con striature chiare.

 

Accompagnamoli con Anthemis, Crocosmia, Festuca, Lavandula, Santolina, Stipa… E come non citare la ricca e spettacolare collezione di agapanto di Villa della Pergola ad Alassio, che gli amici Antonio e Silvia Ricci hanno amorevolmente allestito ed arricchito negli anni con più di 500 splendide varietà?

Un’ultima riflessione: anche chi non ama i fiori recisi, dovrà cedere al fascino degli agapanto in vaso. Sono sufficienti pochi esemplari per ottenere un effetto senza fronzoli e di grande eleganza.

 

Se l’agapanto è una liliacea di diffusione piuttosto recente, l’ortensia (in particolare la macrophylla) appartiene alla categoria dei fiori della memoria, quelli che non mancavano mai nei giardini delle nonne, come dalie, fucsie, pelargoni, zinnie…Il rigoglio di quelle ortensie rigorosamente esposte a nord, coniugava in modo sapiente l’esigenza delle piante con quella domestica. Un tempo le condutture idriche (di ogni tipo…) passavano sul retro delle case disperdendo parte dei liquidi: quelle ortensie erano la meravigliosa dimostrazione che “… dai diamanti non nasce niente …”! Alla mia memoria però appartiene anche un’ Hydrangea petiolaris… Nel 1965 era pianta difficile da reperire in Italia (anche attualmente meno diffusa delle altre) arrivò dall’Olanda. La piantai a ridosso di un muro in una posizione a mezz’ombra con buon terreno acido proveniente dalle zone della Malpensa, ricche di terra d’erica a Ph basso. In un paio di anni raggiunse i 5 metri ripagandomi abbondantemente di tutte le cure che le avevo riservato! Anche gran parte delle H. paniculata raggiungono altezze considerevoli. Le ortensie in genere sono piante facili e generose, richiedono poche attenzioni basilari che vanno però rispettate: amano posizioni di una buona mezz’ ombra, terreno acido, fresco e ricco di humus.

 

La quercifolia invece predilige zone più soleggiate che valorizzano ed aiutano la sua interessante colorazione autunnale del bel fogliame grande.

 

Fra le tantissime varietà consiglio: l’assai nota Hydrangea arborescens ‘Annabelle’, spettacolare per i robusti fiori bianchi ben eretti e di importanti dimensioni. La macrophylla ‘Sweet Fantasy’, dai grandi fiori con petali rosa punteggiati di rosso. La macrophylla ‘Together Rose’, i cui fiori arrivano a 20 cm di diametro, globosi, densi e doppi di un rosa intenso.

 

Come buone piante da compagnia vorrei segnalarne alcune particolarmente utili: Anemone hupehensis ed hybrida, Geranium (in particolare il ‘Rozanne’®), Hakonechloa, Isodon longitubus, Ophiopogon…

 

Evitiamo di tagliare i fiori secchi delle ortensie per ipotecare il compenso che ci restituiranno d’inverno: uno spettacolo di splendidi globi, ricamati dalle brinate notturne, da asportare solo alla comparsa delle prime gemme.

 

Articolo pubblicato sulla rivista mensile “VILLEGIARDINI” del mese di maggio 2020 a pag. 32