crisantemi alla riscossa

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Era ora che ci si accorgesse dei crisantemi...sfioriti gli Aster, chi meglio di loro può avere voce in capitolo in bordure e aiuole d'autunno? Le tinte non sono timide, ultime espressioni di colore di un giardino che sta andando a riposo. Tutt'altro. Favoriti da un clima poco piovoso e soleggiato come quello degli ultimi anni, i fiori si aprono in tutto il loro splendore persistendo a lungo sui rami flessuosi che talvolta vanno aiutati con tutori per sorreggere il loro peso. Sono ancora piuttosto rari nei giardini, complice un retaggio antico che li identifica come fiore dei cimiteri, confinati al loro interno. Non che questo tolga loro dignità, anzi. 
È risaputo che in Oriente, Giappone in primis dove è fiore nazionale, è davvero tutta un'altra storia, risalente ad oltre 3000 anni fa. Utilizzato inizialmente come pianta curativa, il Chrysanthemum o Fiore d'Oro (dal greco crysòs=oro e ànthemon=fiore) è diventato nel tempo fiore bene augurale, attualmente immancabile anche negli addobbi per i matrimoni.
Alla fine del '700 giunse prima in Francia e poi in Italia perdendo strada facendo il significato attribuitogli in Oriente. Come ogni pianta appena introdotta fu visto all'inizio come una rarità. Diffusosi poi ampiamente in giardini e orti casalinghi e complice il periodo di fioritura autunnale, si arrivò ad impiegarlo soprattutto ad ornamento dei cimiteri nella ricorrenza della commemorazione dei defunti. E così fu perlopiù fino a poco tempo fa. 
Da qualche anno abbiamo finalmente sdoganato i crisantemi! Li ritroviamo sempre più impiegati, il nostro vivaio ne offre cica 130 varietà, diverse per forme, dimensioni e sfumature. 
Sono merito di una ricerca e selezione che spesso premia maggiormente chi riesce a goderne i frutti, non chi la fa! I miei iniziali approcci con la ricerca dei crisantemi risalgono alla fine degli anni '60, anni in cui Ferrante Gorian mi dettava le linee guida del buon giardiniere. Mi dovevo preoccupare di recuperare piante che in Italia allora mancavano, crisantemi compresi. I primi acquisti furono al vivaio Frikart a Stäfa tra il 1966 ed il 1969 e consistettero in una trentina di varietà in parte ancora presenti in vivaio.
Dovendo stilare un elenco di quelli a cui sono particolarmente affezionato, potrei citare: ‘Apollo’ e ‘Goldmarianne’ di Karl Foerster del 1966, nipponicum ed ‘Anastasia’ del 1967, ‘Karminsilber’ e ‘Speer’ del 1969 persi e poi ritrovati nel 2015 da Christian H. Kreß in Austria, il pacificum ‘Silver and Gold’ (oggi conosciuto come Ajana) ed ‘Hebe’ da Heinz Klose nel 1981.
Tra i più recenti vorrei segnalare ‘Punky Violet’'Bounty Blanc'‘Pizzicato’'Sultan Dorè' e due particolarmente interessanti, 'Aunt Millicent' e ‘E.H.Wilson’, per il loro portamento morbido ed elegante.
Dei crisantemi da non dimenticare bellezza e intenso profumo del fogliame. Spesso ci si scorda di scegliere una pianta per apprezzarne anche la foglia...inoltre persiste molto più a lungo del fiore. 

Per la coltivazione, poche semplici regole sufficienti a regalarci abbondanti fioriture: terreno ben drenato, poca acqua, potatura a giugno e leggera pacciamatura invernale al piede.

Non ci sono più scuse per non aprire le porte del nostro giardino a questa generosa e versatile pianta.

Articolo pubblicato sulla rivista mensile “VILLEGIARDINI” del mese di novembre 2020 a pag. 31