A febbraio...diamoci un taglio!
Qualche tiepida giornata che anticipa primavera invoglia a riprendere i lavori in giardino. Possiamo (anzi dobbiamo!) dedicarci ad alcuni importanti interventi senza dimenticare che possibili gelate notturne sono ancora in agguato. L'aspetto del giardino apparirà subito più curato quando asporteremo le parti secche delle piante avendo cura di rispettare i nuovi germogli presenti alla base già ben visibili in molte di esse. Tagliamo quindi i rami secchi che avremmo potuto asportare anche in novembre-dicembre o che volutamente abbiamo lasciato per avere un aiuto di arredo dalle infiorescenze o dalle capsule secche (vedi Achillea, Agastache, Anemone, Echinacea, Gaura, Phlox, Rudbeckia, Solidago, Veronica...). Prestiamo particolare attenzione agli Aster: i fiori seccati potrebbero apportare una quantità di nuovi soggetti che rischiano di entrare in contrasto con le altre piante del giardino.
Nel caso dei Crisantemi è preferibile asportare i rami secchi lasciando sulla pianta la loro parte inferiore che, seppur quasi spoglia delle foglie, riuscirà comunque a fornire una leggera protezione. Febbraio è anche il momento di dedicarsi alla potatura delle rose facendo molta attenzione alla specie e ai loro diversi portamenti naturali. Un principio sempre valido è far in modo che non vi sia mai vegetazione che si incroci e che la pianta si apra "a vaso" per un fattore sia estetico che pratico (consente ad aria e a luce di entrarvi). Impossibile dare linee guida esaustive e chiare "sulla carta". Si impara solo guardando: per questo abbiamo da poco organizzato una giornata di corso teorico e pratico sulla potatura delle rose.
Quando le condizioni del terreno lo permettono approfittiamo per fare delle buone vangature nelle ore più calde. Andiamo in buona profondità (preferibile usare una forca che arieggia e non compatta il terreno) e ne godranno, quando sarà il momento, i nuovi impianti che troveranno modo di penetrare più facilmente le radici. In quei terreni eventualmente più argillosi è utile inserire della sabbia di fiume: servirà a migliorare sensibilmente la struttura del terreno e faciliterà lo sgrondo dell’acqua, elemento tanto necessario quando temibile in caso di ristagno. Siamo ancora in tempo per incorporare nel terreno, rivoltato e sminuzzato, del letame maturo o del compost.
Se li abbiamo prodotti in casa mettiamo in conto che potrebbero veicolare semi di erbe infestanti. In alternativa sono ottimi i concimi organici come lo stallatico pellettato o l'efficace cornunghia che consiglio sempre spassionatemente per l'utilizzo altamente versatile e la semplice somministrazione. Febbraio è un buon momento per un'operazione che dà grande soddisfazione: la moltiplicazione delle perenni tramite divisione del cespo.
Appena il terreno sarà sufficientemente lavorabile e sempre dove il clima lo permette, estraiamo la pianta con la forca. In gran parte le perenni andrebbero divise almeno ogni 2-4 anni avendo cura di eliminare le parti più vecchie del ceppo e frazionando poi, a seconda della specie o della varietà, in più parti che andremo a ripiantare subito. Non dimentichiamoci neppure delle Graminacee.
Prima che spuntino i nuovi germogli tagliamo con decisione ad un'altezza da terra che sarà direttamente proporzionale all'età della ceppaia togliendo tutta la vegetazione che finora ci ha gratificato per aver vestito di generosa elegante bellezza il giardino invernale.